Le prestazioni occasionali

Prestazione occasionale 2020: cos'è come funziona e esempio ricevuta

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Prestazione occasionale 2020: cos'è come funziona e esempio ricevuta

Prestazione occasionale 2020 modello ricevuta fac simile ed esempio su come compilare il documento.

 

Prima di parlare in dettaglio del modello ricevuta prestazione occasionale, andiamo a vedere cosa è cambiato per i collaboratori occasionali con e senza partita IVA, dopo l'entrata in vigore delle nuove diposizioni contenute nella nuova riforma del Lavoro, Jobs Act e su come deve regolarsi, oggi, un'impresa o un lavoratore con i contratti a progetto, mini cococo, lavoro autonomo occasionale.

 

Vediamo di rispondere a tutte queste, ed altre domande, con una semplice guida sulla prestazione occasionale 2020 dopo il Jobs Act.

 

Collaborazioni a progetto: cos'è cambiato dopo il Jobs Act?

Con l’entrata in vigore del decreto attuativo Jobs Act D.Lgs 81/2015 dal 25 giugno 2015, non è più possibile instaurare nuovi contratti a progetto, per cui è stata prevista l'abolizione collaborazioni a progetto e delle collaborazioni occasionali cd. mini cococo.

Quelli ancora in essere alla data di entrata in vigore, possono proseguire fino ad un massimo di 6 mesi.

 

Dal 1° gennaio 2016 tutte le collaborazioni di tipo parasubordinato o nella forma di lavoro autonomo che si configurano come prestazioni esclusivamente personali organizzate dal committente, tempi e luogo, sono intese come rapporto di lavoro subordinato.

 

E affinché vi sia la presunzione di lavoro subordinato, il Jobs Act prevede che debbano ricorrere, contemporaneamente 3 condizioni:

  • la collaborazione deve essere continuativa;

  • deve essere esclusivamente personale;

  • organizzata dal committente con riferimento ai tempi e luogo di lavoro in cui viene svolta la prestazione. 

Per cui al verificarsi di queste tre condizioni , la collaborazione è intesa come rapporto subordinato, e quindi trasformata in automatico in un vero contratto da dipendente a tempo indeterminato.

 

La nuova norma, però, ha previsto 4 casi in cui la suddetta presunzione di subordinazione, non si applica ossia:

  • per le collaborazioni realizzate sulla base di accordi collettivi nazionali sindacali, in presenza d determinate esigenze produttive e tecniche di uno specifico settore;

  • collaborazioni per professionisti intellettuali con obbligo iscrizione agli albi come ad esempio giornalisti, avvocati, ingegneri ecc.

  • attività specifiche prestate nell’esercizio della loro funzione dai componenti degli organi di amministrazione e controllo delle società e dai partecipanti a collegi e commissioni; 

  • prestazioni di lavoro rese a fini istituzionali in favore delle associazioni e società sportive dilettantistiche affiliate alle federazioni sportive nazionali, alle discipline sportive associate e agli enti di promozione sportiva riconosciuti dal C.O.N.I. come individuati e disciplinati dall’articolo 90 della legge 27 dicembre 2002, n. 289. 

Ciò significa che se la collaborazione rientra in una di queste 4 deroghe, è possibile procedere all'instaurazione di un contratto a progetto.

Il Governo però al fine di disincentivare, l'utilizzo di questi cocopro e del lavoro autonomo occasionale, ha previsto un aumento graduale delle aliquote contributive collaboratori per la Dis Coll, disoccupazione collaboratori. Tale aumento delle aliquote gestione separata da pagare per 2/3 dall'impresa e 1/3 dal lavoratore, per il 2017 è pari a 33,23%. 

Per le PA, le disposizioni si applicano a partire dal 1° gennaio 2017 mentre sono aboliti i contratti di associazione in partecipazione con apporto di solo lavoro ed il job sharing. 

 

Collaborazione occasionale 2020: com'è cambiata dopo il Jobs Act?

La collaborazione occasionale con prestazione dell’attività non superiore a 30 giorni per lo stesso committente, compenso inferiore a 5000 euro all’anno ed obbligo di iscrizione alla gestione separata INPS, e redditi assimilati al lavoro dipendente cd. mini cococo è stata abolita dal Jobs Act.

 

Pertanto a partire dal 25 giugno 2015, questo tipo di prestazioni insieme alle collaborazioni a progetto non possono essere più instaurate.

Per avvalersi di tali prestazioni a carattere saltuario, ora è possibile scegliere tra lavoro occasionale accessorio o lavoro autonomo occasionale, quest'ultimo basato su un rapporto di collaborazione occasionale genuina, ossia, non continuativa e coordinata dal committente, senza vincolo di durata, (quindi non valgono più i 30 giorni come limite massimo), con carattere episodico e senza inserimento del collaboratore nell'organizzazione dell’impresa e senza che vi sia l'iscrizione all’albo del collaboratore. 

 

In altre parole, dopo l'entrata in vigore del Jobs Act dal 25 giugno 2015 può essere utilizzata la prestazione occasionale come disposto dalla norma originaria, in vigore cioè prima della Legge Biagi, basata sull’art. 2222 del Codice Civile: contratto d’opera.

 

Per cui, si può parlare di contratto di prestazione occasionale d’opera nel caso in cui il soggetto, Lavoratoro autonomo sprovvisto di partita IVA, dietro corrispettivo pattuito tra le parti, si impegni a compiere un’opera o un servizio, attraverso il proprio lavoro e senza vincolo di subordinazione e di organizzazione da parte del committente, datore di lavoro, emetta una ricevuta di prestazione occasionale con ritenuta d'acconto al 20%.

 

Requisiti prestazione d’opera occasionale

  • Assenza di vincoli di orario;

  • Libertà nella scelta delle modalità tecniche di esecuzione del lavoro da parte del lavoratore;

  • Raggiungimento di un risultato;

  • Compenso determinato in funzione dell’opera eseguita o del servizio reso e privo pertanto del carattere della periodicità;

  • Assunzione del rischio economico da parte del lavoratore;

  • Unicità della prestazione: il lavoratore riceve un unico incarico, anche se l’assolvimento del medesimo richiede il compimento di una serie di atti in un certo arco temporale.

Contributi previdenziali da versare alla gestione separata Inps (per 2/3 a carico del committente) se il compenso annuo supera i 5000 euro, superata detta sogli sulla parte eccedente devono essere versati i contributi. Infatti, tale soglia di compenso massimo di 5000 euro l’anno, dovrebbe essere assunta come importo massimo che fa scattare l’obbligo di iscrizione alla gestione separata ed al versamento dei contributi. 

 

Lavoro autonomo occasionale 2020:

Se la collaborazione occasionale ai sensi della Legge Biagi, è stata abolita, il lavoro occasionale autonomo dopo il Jobs Act viene non solo confermato ma anche esteso.

 

Infatti, per tali prestazioni di lavoro autonomo occasionale, caratterizzate dalla mancanza di abitualità/continuità e di coordinamento da parte del committente con ritenuta d’acconto al 20% ed obbligo di iscrizione alla gestione separata INPS se il reddito supera i 7000 euro l’anno, è stata ampliata, prevedendo che in presenza di prestazioni d’opera di impresa e professionali, è possibile per le aziende e professionisti continuare ad applicare il lavoro autonomo occasionale con ritenuta del 20%.

 

In questo caso, il lavoratore autonomo, rilascia al committente una ricevuta per la prestazione occasionale.

Per informazioni su prestazione occasionale 730 e Redditi ex Unico.

 

Prestazione occasionale 2020 ricevuta ritenuta d'acconto modello fac simile:

Per la ricevuta prestazione occasionale 2020 lavoro autonomo, vi sono a disposizione numerosi esempi di modelli fac simile nei quali la ritenuta d’acconto pari al 20%, va indicata nel modello ricevuta prestazione occasionale, qualora la prestazione professionale sia svolta a favore di persone fisiche titolari di partita Iva o soggetti giuridici e va trattenuta dal calcolo della base imponibile.

 

Si ricorda che, la ritenuta del 20% va pagata da chi commissiona la prestazione, in quanto è il sostituto d’imposta che riceve la ricevuta prestazione occasionale e va versata tramite modello F24, con l’indicazione del codice tributo F24 Ritenuta Acconto Reddito Lavoro Autonomo, come anticipo di tassazione per conto del professionista.

Riassumendo, il professionista, lavoratore autonomo o azienda che esegue un’attività lavorativa saltuariamente per un altro soggetto persona fisica con Partita IVA o soggetto giuridico, deve rilasciare al committente la ricevuta di prestazione occasionale con ritenuta d’acconto.

 

Ai fini fiscali, una ricevuta di pagamento prestazione occasionale con ritenuta d’acconto per essere valida deve riportare i seguenti dati:

  • Dati del prestatore occasionale: ovvero, i dati del professionista che ha svolto la prestazione occasionale: Nome e cognome, indirizzo, telefono e numero Partita IVA.

  • Dati Committente prestazione occasionale: ossia, i dati della persona fisica con Partita IVA o soggetto giuridico come aziende, imprese ecc, che ha commissionato la collaborazione;

  • Numero Nota e data: indicare se si tratta della prima, seconda o terza ricevuta di pagamento prestazione occasionale e la data;

  • Specifica dicitura prestazione occasionale: somma non soggetta ad I.V.A. ai sensi dell’art. 5 del D.P.R. 633/1972 trattandosi di prestazioni occasionali;

  • Compenso: indicare il compenso lordo, ovvero, la somma ricevuta per la prestazione occasionale, 20% ritenuta d’acconto da calcolare sulla base imponibile e compenso netto, e se il prestatore occasionale è iscritto alla gestione separata, va indicato anche il 4% da calcolare sempre sulla base imponibile per il contributo INPS;

  • Marca da bollo da 2 euro su ricevute: obbligatoria su tutte le ricevute di pagamento che superano le 77,47 euro;

  • Data e firma: di chi emette la ricevuta prestazione occasionale. 

Il professionista che riceve il compenso per la prestazione occasionale con ritenuta d’acconto, ai fini di calcolo della somma nella dichiarazione dei redditi, riceverà entro il 31 marzo di ciascun anno, il nuovo modello Cu, Certificazione redditi per gli autonomi. 

 

Modello ricevuta prestazione occasionale con ritenuta d’acconto fac simile con contributo INPS 4%:

Ditta ............Sede legale in Via .................. n°..........  Città .............. CAP.............Partita IVA n°....................

Dichiara di aver ricevuto dalla ditta ............... con sede in via .............. n° ........  CAP ........ Città ................. con Partita IVA n° XXXXXXXXXXXXX i seguenti importi:
Compenso pattuito  ………………………€
Ritenuta d’acconto 20%  ……………… €
Contributo INPS 4%               ........€
Importo netto corrisposto  ...........€
Dichiara, inoltre, sotto la propria responsabilità, che tale somma non è soggetta ad I.V.A. ai sensi dell’art. 5 del D.P.R. 633/1972 trattandosi di prestazioni occasionali.
Data, ………………………………….……………………………………
(Firma)
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