Campagna elettorale 2018 Italia: quando inizia e i protagonisti

Campagna elettorale 2018 quando inizia e finisce? Berlusconi, Salvini, Luidi Di Maio del Movimento 5 Stelle e Matteo Renzi del PD: chi vincerà le elezioni?

Redazione
di Redazione
9 febbraio 2018 10:10
Campagna elettorale 2018 Italia: quando inizia e i protagonisti

Quando inizia la campagna elettorale 2018? Il 5 febbraio 2018 è cominciata una particolare campagna elettorale:

l'incandidabilità di Silvio Berlusconi si allea con Salvini che promette di prendere più voti di Forza Italia;

il Movimento 5 Stelle guidato da Luigi Di Maio parla per la prima volta di governo e fa retromarcia sull'Europa;

Matteo Renzi guida il Centrosinistra dopo la sconfitta al referendum che l'ha visto uscire dal Governo.

Che programmi stanno portando i principali schieramenti?

Secondo i principali sondaggi: chi vincerà le elezioni politiche?


Campagna elettorale 2018 in Italia: quando inizia?

Quando comincia la campagna elettorale 2018? La campagna elettorale comincia, per legge, 30 giorni prima della data del voto e termina 24 ore prima del voto.

Infatti un giorno prima delle elezioni è previsto il silenzio elettorale.

In base alla Legge sulla Par condicio 2018, però, i sondaggi devono terminare 15 giorni prima del voto.

Quindi la campagna elettorale 2018 è cominciata ufficialmente il 5 febbraio 2018 dato che si andrà al voto il prossimo 4 marzo 2018.

La data ufficiale si discosta di molto dalla data oggettiva, quella reale, dato che i principali schieramenti hanno palesemente cominciato a fare campagna elettorale già nell'ultimo mese dello scorso anno, quando il Presidente della Repubblica ha sciolto le Camere.

Già nei primi giorni del 2018 i principali schieramenti si erano già affermati.

La Campagna Elettorale 2018 porta con sé questioni importanti, temi per cui i cittadini chiedono delle risposte concrete da tempo: immigrazione, Europa, lavoro, fisco e pensioni.

Questi sono i principali temi su cui i partiti politici si stanno battendo, vediamo cosa c'è da sapere.

 

Campagna elettorale 2018: Berlusconi e Salvini nel Centrodestra

La Campagna elettorale 2018 di Silvio Berlusconi, Matteo Salvini e Giorgia Meloni, che assieme a liste minori hanno formato il Centrodestra, prosegue su tutto il territorio italiano.

I tre principali politici del Centrodestra sono concentrati su diversi temi ma quello che maggiormente li accomuna è quello dell'immigrazione in Italia.

Un tema, del resto, caro a Matteo Salvini della Lega, che promette di mandare fuori dall'Italia tutti gli immigrati irregolari.

Anche Silvio Berlusconi si affianca a questo punto sostenendo che la non sicurezza in Italia arriva in buona parte dagli extracomunitari che non sono regolari sul territorio italiano.

Sulla stessa linea Giorgia Meloni con il suo partito Fratelli d'Italia.

I principali sondaggi politici hanno visto il Centrodestra in forte aumento di consensi, soprattutto rispetto agli anni della scorsa legislatura.

Da questo punto di vista sembra che l'operato del Governo uscente abbia spinto molti elettori dalla parte opposta, ma da qui ai risultati concreti del 4 marzo la strada è ancora lunga.

Silvio Berlusconi promette anche di inserire il reddito di dignità e di lavorare sul fisco, che penalizza troppo le imprese italiane.

Il leader della coalizione è Matteo Salvini, data anche l'incandidabilità di Silvio Berlusconi che, quindi, rimarrà fuori da qualsiasi carica istituzionale.

 

Campagna elettorale 2018: Luigi Di Maio e il Movimento 5 Stelle

La campagna elettorale del Movimento 5 Stelle nel 2018 è ricca di spunti nuovi da scoprire.

Nonostante il fatto che gli italiani si sono abituati all'esistenza di questo partito politico, le loro iniziative continuano ad apparire nuove.

L'attuale campagna elettorale vede il Movimento 5 Stelle mettere al centro i suoi ideali storici: reddito di cittadinanza, tagli ai costi della politica e un Parlamento pulito da chi è stato condannato in via definitiva.

Tuttavia sono tante le cose nuove.

La prima è quella della sua guida da parte di Luigi Di Maio, la persona che è stata scelta per rappresentare il partito politico in campagna elettorale e che si candida anche come possibile Presidente del Consiglio.

Il secondo aspetto importante è quello del programma politico del Movimento 5 Stelle che sembra molto più maturo rispetto alle precedenti versioni ed anche con un gran colpo di scena: l'Europa.

Sono in molti a ricordare che il Movimento 5 Stelle esordì con la possibilità per l'Italia di uscire dall'Unione Europa.

Lo stesso Beppe Grillo nei suoi primi tour elettorali parlava di un referendum per uscire dall'euro.

Completo cambio di rotta: Luigi Di Maio ha presentato il programma elettorale essendo chiaro fin da subito sull'Unione Europa, dichiarando che questo non è il momento di uscire dall'euro.

Forse si sarà reso conto che l'effetto Brexit per il momento ha portato solo conseguenze negative sul piano economico alla Gran Bretagna.

Riforma delle pensioni, un fisco più chiaro e meno opprimente, lotta all'evasione fiscale e lotta alla disoccupazione sono i principali punti con cui si presenta il Movimento 5 Stelle.

Altro colpo di scena è quello che potrebbe portare a delle alleanze post voto: Luigi Di Maio ha infatti dichiarato che in caso di vittoria del M5S ci sarà comunque un Governo, che si troveranno i numeri necessari per dare un Esecutivo al paese.

 

Campagna elettorale 2018: Matteo Renzi e il PD

La campagna elettorale del Pd di Matteo Renzi riprende su molti punti su cui il Governo uscente ha lavorato in un primo momento con lo stesso Renzi e nel secondo momento con Paolo Gentiloni, il Presidente del Consiglio uscente che il Partito Democratico vuole assolutamente avere per tutta la campagna elettorale e in vista di un nuovo e possibile Governo.

I principali sondaggi politici vedono il Centrosinistra e il Centrodestra molto vicini, mentre il Movimento 5 Stelle rimane il primo partito favorito.

Per questa campagna elettorale il Centrosinistra sarà composto da:

  • Partito Democratico;

  • Lista Civica;

  • Lista + Europa.

Matteo Renzi per il momento è il leader di questa coalizione ma chi riceverà più voti sarà indicato come possibile Presidente del Consiglio.

Anche da questo punto di vista il segretario generale del Partito Democratico sembra molto avvantaggiato rispetto agli altri esponenti del Centrosinistra.

Matteo Renzi ci tiene a riprendere diversi punti del suo Governo, come il Jobs Act, con il quale vuole combattere la disoccupazione in Italia.

Alla riforma sul lavoro si aggiunge un punto importante, quello del salario minimi, con il quale sfida i 5 Stelle sul reddito di cittadinanza e Silvio Berlusconi sul reddito di dignità.

All'atto pratico Matteo Renzi vorrebbe alzare il salario minimo in Italia a circa 10 euro l'ora.

 

Chi vincerà le prossime elezioni?

Chi vincerà le prossime elezioni politiche? La situazione è abbastanza complicata e per molti versi ricorda quella di febbraio 2013, quando gli esiti non portarono ad una vera e propria maggioranza.

In vista del voto del 4 marzo 2018 il paese appare nuovamente spaccato su tante tematiche: lavoro, fisco, immigrazione, Europa.

I principali sondaggi politici vedono le due coalizioni, Centrodestra e Centrosinistra, molto vicine come preferenze e questo potrebbe creare difficoltà nella formazione di un Governo.

Il Movimento 5 Stelle continua ad essere temuto da molti dato che rimane il primo partito e dato che con la promessa che ci sarà un Governo potrebbe trovare appoggio proprio da quei partiti che nel corso della passata legislatura si sono allontanati dalla linea politica di Matteo Renzi.

Difficile, quindi, prevedere un possibile vincitore.

C'è già chi pensa alla possibilità di un Governo di larghe intese, come si vide all'inizio della passata legislatura, ma Silvio Berlusconi questa volta promette che non è disposto a fare un nuovo Patto del Nazareno con Matteo Renzi.

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