Il condono fiscale

Stralcio cartelle esattoriali 2021: cos’è, come funziona, a chi spetta

In attesa della riforma della Riscossione 2021, arriva col decreto Sostegni lo stralcio cartelle fino a 5.000 euro 2000-2010 redditi fino a 30.000 euro

Stralcio cartelle esattoriali 2021: cos’è, come funziona, a chi spetta

Stralcio delle cartelle 2021 fino a 5.000 euro: è questa la novità più discussa ma confermata con paletti nel decreto Sostegni.

In base a quanto previsto dal nuovo decreto legge, il cui testo è stato bollinato dalla Ragioneria di Stato, è previsto quello che lo stesso Draghi ha confermato essere un condono fiscale sebbene limitato solo ad alcuni contribuenti e ad un periodo specifico, con la promessa di una riforma della Riscossione che dovrebbe essere messa in cantiere già a partire da aprile.

I paletti sono: stralcio cartelle fino a 5.000 euro per i contribuenti con redditi fino a 30.000 euro, e in relazione ai carichi affidati all’agente della riscossione tra il 2000 ed il 2010. In pratica è stato limitato sia il periodo temporale di riferimento che la platea dei beneficiari dello stralcio automatico delle cartelle esattoriali.

 

Stralcio cartelle 2021, Draghi: “è un condono”

Il presidente del Consiglio Draghi durante la conferenza stampa di presentazione delle misure approvate col decreto Sostegni 2021 ha affermato che la misura dello stralcio delle cartelle esattoriali previsto dal nuovo provvedimento è di fatto un condono fiscale a tutti gli effetti, necessario perché “lo Stato non ha funzionato”.

In tutto si parla di 16 milioni di cartelle esattoriali che verranno cancellate in automatico, senza oneri da parte del contribuente.

Allo stralcio dei debiti si affianca inoltre la proroga delle rate della pace fiscale e la definizione agevolata degli avvisi bonari, per le sole partite IVA che hanno subito un calo di volume d’affari pari almeno al 30% nel 2020 rispetto al 2019.

 

 

Stralcio cartelle fino a 5.000 euro redditi 30mila euro, nel DL Sostegni 

Il duro confronto nella maggioranza durante il CdM di venerdì scorso che ha poi portato all'approvazione del Dl Sostegni 2021, ha portato di fatto ad un ridimensionamento della portata della misura dello  stralcio delle cartelle con la promessa di una riforma della Riscossione che vada a semplificare i suoi farraginosi meccanismi. Rispetto alle prime versioni del decreto Sostegni diffuse nelle scorse settimane, la misura è notevolmente cambiata. Ecco come e di quanto:

1) lo stralcio delle cartelle sarà limitato agli anni 2000-2010 e non fino al 2015 come nelle prime versioni del DL;

2) potranno accedere al condono fiscale solo i contribuenti con redditi fino a 30.000 euro nel 2019, ovvero la fascia di popolazione più in difficoltà e con meno disponibilità economica, in base a quanto affermato da Draghi.

Si tratta dunque di 16 milioni di cartelle che saranno stralciate, con un meccanismo automatico che non comporta quindi adempimenti da parte del contribuente.

 

Riforma della Riscossione 2021: cosa prevede e quando ci sarà

Uno stralcio cartelle ridotto ora con la promessa di una riforma della riscossione 2021, come chiesto da Lega e Forza Italia, che consenta lo stralcio delle vecchie cartelle sotto i 5mila euro fino al 2015, "ai fini di una ridefinizione della disciplina legislativa dei crediti di difficile esenzione - si legge nel testo del Decreto Sostegni - e per l'efficientamento del sistema della riscossione, il ministro dell'economia e delle finanze, entro sessanta giorni dall'entrata in vigore del presente decreto, presenta al Parlamento per le conseguenti deliberazioni una relazione contenente i criteri per procedere alla revisione del meccanismo di controllo e di discarico dei crediti non riscossi".

L’intento del governo e del ministro Daniele Franco sarà dunque quello di disporre la cancellazione automatica dei crediti non più esigibili, una volta trascorsi 5 anni dalla data di affidamento all’agente della riscossione, qualora non siano state avviate procedure esecutive.

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