Vienna colpita al cuore. Un attacco terroristico è scattato intorno alle 20 di ieri sera nelle strade affollate della capitale austriaca alla vigilia del lockdown: quattro persone sono state uccise e l'attentatore è stato freddato dalla polizia, 22 sono i feriti. Finora tre arresti e 14 fermi. La polizia austriaca indaga sulla rete organizzativa dietro all'azione del killer. Inizia a farsi largo tra gli 007 l'ipotesi che il giovane abbia agito da solo, ma è ancora tutto da verificare.
Lo Stato Islamico ha rivendicato l'attacco. Il gruppo fondamentalista ha affidato al suo canale di propaganda Amaq il comunicato: "È un nostro soldato del Califfato".
“Non ci lasceremo intimidire” ha dichiarato il cancelliere austriaco Kurz: l'attentato è avvenuto poco lontano dalla Sinagoga.
Secondo il ministro dell'Interno austriaco Karl Nehammer si è trattato di un attentato di matrice islamista. Il killer ucciso si chiamava Fejzulai Kujtim. L'uomo indossava una finta cintura esplosiva. Era un ventenne nato a Vienna, ma di origini macedoni simpatizzante dell'Isis, conosciuto ai servizi segreti austriaci e faceva parte di un gruppo di circa 90 islamici austriaci che aveva manifestato l’intenzione di recarsi in Siria. Per questo era stato arrestato e condannato. C’è stata una falla nell’Intelligence austriaca?
Prima la Francia, poi l’Austria, questo è il secondo attentato terroristico in pochi giorni. Cosa sta succedendo in Europa? “Gli attentati di Vienna dimostrano un gigantesco salto in avanti di qualità rispetto agli attentati francesi che erano individuali” , dice l’ex ministro degli interni, Marco Minniti, in un’intervista durante la trasmissione Omnibus andata in onda su “La 7 “ , e spiega scenari, rischi e retroscena di questi nuovi attacchi: “Gli attentati di Vienna non sono stati compiuti dai cosiddetti lupi solitari, ma ci troviamo di fronte a un’azione pianificata. Il gruppo che ha agito è riuscito a prendere il controllo di un pezzo della città con azioni di carattere militare. Pensare che gli attacchi terroristici riguardassero solo la Francia è stato un errore, nel mirino dei terroristi c’è l’Europa. E’ vero che l’Isis è stato sconfitto, ha perso le sue capitali, ma ha una capacità di conquistare i cervelli deboli che non bisogna sottovalutare.
Ecco il video attentato terroristico a Vienna.
Su alcuni siti dell’Isis si legge che il Covid è una punizione di Dio, il virus colpisce gli infedeli, li rende più deboli ed è il momento di attaccarli. Si vede che qualcuno ha raccolto il messaggio. Fino ad ora l’Italia non è stata colpita, probabilmente c’è stata una grossa parte di fortuna, ma soprattutto è vero che abbiamo un’intelligence, magistrati e forze di polizia con capacità di prevenzione e repressione tra le migliori al mondo, però non dobbiamo abbassare la guardia. Dietro le vicende della Francia e dell’Austria c’è un grande sommovimento geopolitico al centro del mediterraneo come non si vedeva da cent’anni, dal crollo dell’impero ottomano. Nel mediterraneo ci sono solo due protagonisti, la Turchia e la Russia, mentre l’Europa fa fatica. La sfida è proprio questa, che l’Europa diventi protagonista”.
Il ministro dell’Interno Lamorgese ha convocato il Comitato di sicurezza.