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Il ritratto

Annalena Baerbock, ministra verde tra diritti umani e ragione di stato

La prima ministra degli esteri donna della Germania deve costruire difficili equilibri con il nuovo governo Scholz e i suoi partner internazionali

Annalena Baerbock, ministra verde tra diritti umani e ragione di stato

La nuova ministra degli esteri tedesca promette un cambio di passo della Germania. Anche se l'inizio del suo mandato da ministro degli esteri è stato accolto da dubbi e critiche, la quarantenne Annalena Baerbock ha senza dubbio mostrato un forte impegno. Infatti già il primo giorno in carica è andata a visitare l’alleato internazionale più vicino alla Germania, la Francia, come da tradizione. Il viaggio è poi proseguito in Polonia, paese attualmente oggetto di molte critiche per la sua reticenza a seguire i valori e le linee guida dell'Unione Europea.

 

Baerbock ha scelto di affrontare le sue prime visite internazionali con diplomatica moderazione, nonostante siano ancora sul tavolo le questioni irrisolte tra la Germania e questi paesi, come i conflitti sul nucleare con la Francia e il riconoscimento dei valori europei con la Polonia. In sole due settimane dalla sua nomina, la prima donna ministro degli esteri tedesca non ha solo compiuto le sue visite inaugurali a Parigi e Varsavia, ma ha anche attivamente preso parte alla conferenza dei ministri degli esteri del G7 a Liverpool, nonché alla conferenza sul disarmo tenutasi in Svezia.

 

In poco tempo Baerbock ha colto l’occasione di evidenziare i valori in cui crede mentre ha indicato quali saranno le prospettive in relazione ai partner commerciali più preziosi per la Germania come la Cina, la Russia e gli Usa. Tra gli obiettivi principali della politica estera tedesca sembrano esserci il riconoscimento e la difesa dei diritti umani e la lotta al cambiamento climatico. Baerbock è anche un'orgogliosa europeista e continua ad esprimere il suo entusiasmo nel lavorare con l'UE sulle questioni del cambiamento climatico e su altre questioni scottanti, come le operazioni militari nel Medio Oriente e in Africa.

 

L’ortodossia rispetto ai propri ideali politici è però anche motivo di prevedibili controversie all'interno dell’attuale coalizione tedesca di governo. La sensibilità di Baerbock, presidentessa degli Ambientalisti-Verdi insieme a Robert Habeck, per il clima e per le violazioni dei diritti umani, ad esempio, portano alla sua netta disapprovazione per il progetto Nord Stream 2. Nord Stream 2 è una tubatura che consentirà un flusso efficiente di gas dalla Russia all'Europa. Come membro del partito dei Verdi, la sua disapprovazione del progetto non sembra andare di pari passo con i desideri del cancelliere Olaf Scholz e del suo partito (SPD – Partito socialista tedesco). Lo stesso cancelliere, infatti, ha dichiarato la sua approvazione al progetto, poiché riconosce che i tedeschi hanno e avranno bisogno di gas a prezzi accessibili, adesso e in futuro.

In generale, Scholz e Baerbock manifestano obiettivi politici abbastanza contrastanti. Come già detto, Baerbock vuole cambiare radicalmente l’approccio sugli affari esteri, mentre Scholz vuole mantenere una certa continuità con la linea “Merkel”. Sono quindi prevedibili conflitti all'interno della coalizione nel futuro prossimo.

 

A livello internazionale, Baerbock non si prospetta come una partner facile per gli Stati Uniti, poiché non si esime dal criticare la superpotenza. Il rapporto che sceglierà di sviluppare con gli Stati Uniti sarà senza dubbio molto influenzato dal rapporto tedesco con la Cina. Baerbock ha già espresso il suo disappunto per le violazioni sistematiche dei diritti umani della minoranza etnica degli uiguri che la Cina sta compiendo. Tuttavia Baerbock dovrà trovare l’equilibrio anche nei confronti della Cina, che è un partner commerciale essenziale per la Germania.

 

Poche settimane dopo l’annuncio degli Stati Uniti, dell’Australia e degli altri alleati di boicottare le Olimpiadi a Pechino non inviandovi delegazioni politiche, anche Annalena Baerbock e la ministra dello sport tedesca Nancy Faeser hanno annunciato di non partecipare all’evento. Secondo i portavoce ufficiali, la loro decisione era dovuta alla preoccupazione per la pandemia.

 

Nel complesso, sarà molto interessante osservare quale atteggiamento avrà la politica tedesca nei confronti delle relazioni transatlantiche, che hanno sofferto molto durante la politica di isolamento di Donald Trump. Annalena Baerbock ha senza dubbio iniziato il suo mandato in modo molto determinato e senza lasciare molto spazio all'interpretazione delle sue convinzioni politiche. Solo il tempo dirà se i suoi valori politici prevarranno a dispetto degli interessi commerciali in un periodo in cui anche la Germania ha estremo bisogno di una spinta economica, e se e in quale modo la ministra riuscirà a elaborare una sintesi dei diversi interessi.

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