In attesa degli indennizzi

Decreto Ristori 5, quando arriva il testo. In tensione le Partite Iva

In attesa di ristori le attività commerciali per le chiusure legate alla pandemia e le Partite Iva, questa volta comprese negli indennizzi generalizzati

Decreto Ristori 5, quando arriva il testo. In tensione le Partite Iva

Nonostante la crisi di governo l’esecutivo continua a lavorare sul decreto Ristori 5, per il quale servirà un nuovo scostamento di bilancio da 24 miliardi di euro.

 

Quando arriva il testo? Il provvedimento è atteso da molte categorie, in particolare dalle Partite Iva che questa volta potrebbero rientrare nei contributi a fondo perduto grazie ad una nuova formula generalizzata che elimina il vincolo del codice Ateco e del colore della regione di appartenenza per basarsi solo sulle perdite di fatturato causa Covid.

 

Decreto Ristori 5 in dirittura d’arrivo: le misure

Cresce l’attesa per il decreto Ristori 5 o quinquies, che oltre alla pace fiscale prevede contributi a fondo perduto generalizzati che coinvolgono anche gli autonomi ed i professionisti titolari di Partite Iva. In arrivo anche il rifinanziamento della cassa integrazione e nuove misure per lavoratori e imprese.

 

Prima però il governo dovrà chiedere al Parlamento un nuovo scostamento di bilancio da 24 miliardi di euro, forse anche 30 miliardi, il primo del 2020 dopo i quattro del 2020 che hanno accumulato un deficit extra di 108 miliardi di euro.

 

Qualche ritardo potrebbe esserci visto che il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, proprio ieri ha aperto la crisi di governo, assicurando però il proprio appoggio all’esecutivo sia sullo scostamento di bilancio che sul decreto Ristori 5.

 

Decreto Ristori 5: quando arriva il via libera? Partite Iva e commercianti attendono il testo

In tensione soprattutto le attività commerciali in attesa dei ristori per le chiusure legate alla pandemia e le Partite Iva, che questa volta potrebbero venir ricomprese negli indennizzi studiati per coprire una platea più ampia rispetto al passato, senza vincoli di codici Ateco e colore delle regioni, ma con i rimborsi legati solamente alle perdite di fatturato.  

 

L’Agenzia delle Entrate ha dichiarato che in questi giorni arriveranno 221 mila bonifici, per un totale di 628 milioni di euro, direttamente sui conti correnti delle attività commerciali danneggiate dal lockdown, portando il totale dei contributi a fondo perduto erogati dall’inizio della pandemia a 10 miliardi di euro (3,3 milioni di bonifici in tutto).

 

Il via libera al Decreto Ristori 5 è atteso entro la fine della settimana, in concomitanza con il Dpcm 16 gennaio.

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