In arrivo entro la fine di febbraio 2021 il primo decreto economico del governo Draghi, il Ristori 5 legato alle chiusure di inizio anno per arginare i contagi.
All’interno del provvedimento da 32 miliardi di euro, un pacchetto relativo al Fisco o meglio alle cartelle esattoriali, con rinvii e rottamazioni in vista.
Il nuovo ministro dell’Economia, Daniele Franco, sta lavorando un doppio binario per un rinvio delle scadenze fiscali di due mesi legate alle rate della rottamazione ter e nuovo saldo e stralcio e per una ripartenza soft della macchina della riscossione, con tempi fino a due anni per le notifiche degli atti lasciati nel limbo da marzo 2020.
Rottamazione cartelle esattoriali: al Mef si lavora su un doppio binario
Si lavora alacremente al Mef per mettere a punto una serie di disposizioni atte a sbrogliare la complicata matassa che si è venuta a creare con le cartelle esattoriali, dopo il blocco imposto dal governo a marzo 2020. Si sono accumulati nel tempo 50 milioni di cartelle e avvisi fiscali, con la macchina della riscossione pronta a ripartire da marzo in vista delle nuove scadenze.
Secondo il Sole 24 Ore il nuovo ministro dell’Economia, Daniele Franco, mira a rimettere ordine nella questione cartelle, operando su un doppio binario.
Prima di tutto sembra intenzionato a prorogare di altri due mesi, fino al 30 aprile 2021, la scadenza delle rate della rottamazione ter e saldo e stralcio, in concomitanza con la fine dello stato di emergenza. Stiamo parlando di cinque rate della rottamazione e di due del saldo e stralcio relative al 2020: 950 milioni di euro che gli 1,2 milioni di contribuenti interessati dovrebbero altrimenti versare in un’unica soluzione entro il 1° marzo 2021.
Saltato il passaggio nel decreto Milleproroghe, la proroga delle cartelle esattoriali dovrebbe arrivare con il varo del decreto Ristori 5 atteso entro la fine del mese.
Ristori 5: allo studio una Riscossione delle cartelle esattoriali soft
C’è poi la questione relativa alla notifica di vecchi e nuovi atti, con la possibilità di permettere all’Agenzia delle Entrate-Riscossione di dilazionare in due anni la notifica delle cartelle esattoriali allungando i termini di prescrizione delle pretese erariali.
L’idea è quella di risolvere definitivamente il problema senza dover passare per un nuovo rinvio che non farebbe altro che spostare nel tempo la risoluzione della questione.
Per il momento la scadenza è fissata al 28 febbraio 2021, data che lascia pochissimo spazio di manovra al governo Draghi, “costretto” a varare il nuovo decreto Rilancio 5 entro la fine del mese, con in lista anche una rottamazione quater delle cartelle esattoriali e un nuovo saldo e stralcio.