La nuova vita del campione argentino

Messi al Paris Saint Germain è il lievito della squadra dei sogni

Il campione lascia il Barcellona per 35 mln netti all’anno tra stipendio e bonus. Ora per i francesi ogni traguardo inferiore al triplete significa fallire

Messi al Paris Saint Germain è il lievito della squadra dei sogni

Dopo giorni di sorprese, colpi di scena, e anche tante lacrime, è ufficiale: finisce dopo 21 anni l'avventura di Leo Messi al Barcellona, comincia la sua nuova vita al Pàris Saint Germain che lo aspetta almeno per le prossime due stagioni (più una in caso di accordo futuro). Verrà pagato 35 milioni netti l’anno tra stipendio e bonus, ed è il più pagato della squadra assieme a Neymar.

 

Messi conferma nella conferenza stampa d'addio che il club francese rappresentava più di un'idea, e nonostante la separazione con il team del suo cuore voleva ancora vincere tanto. E in questa stagione i parigini stanno allestendo una rosa dal livello galattico. Ricordiamo che Messi si aggiungerà ad un "pacchetto mercato” molto elevato, che potrebbe rivelarsi decisivo per toccare il tetto del mondo. Infatti oltre all'argentino sono arrivati molti campioni ad ampliare e rinforzare il club.

 

Tra i pali Donnarumma a parametro zero, con un ingaggio complessivo di 12 milioni l'anno, che fa ben sperare per il futuro. A zero sono arrivati anche un grande "nemico” della Pulga, Sergio Ramos (dopo anni come bandiera del Real Madrid) ha accettato la corte dei francesi e Wijnaldum a centrocampo, colpo sottratto proprio al Barcellona, che va a completare un centrocampo di campioni, con Verratti e Di Maria. In difesa il grande investimento è stato Hakimi, per un totale di 75 milioni di euro, come laterale a dare forza e tecnica ad entrambe le fasi. 

 

Una rosa di campioni, che con Messi va a completare un attacco che rimarrà storico per tecnica, genio e capacità oltre la media di trattare il pallone, visto che accanto a lui si ritroverà la giovane stella Mbappé e il suo grande amico Neymar. Quest'ultimo aveva ceduto la sua numero 10 al nuovo arrivato, che però ha preferito rifiutare, optando per il 30, primo numero indossato in carriera.  

 

Pochettino, anche lui arrivato solo 6 mesi fa, si ritrova un organico che gli permette di fare tutto ciò che vuole, trovandosi anche però carico di responsabilità. Una squadra del genere deve per forza di cose ambire al massimo, a cominciare dalla Champions, non potendo deludere, non solo i propri tifosi, ma anche l’intero mondo del calcio, che terrà d'occhio le gesta dei parigini, caricandoli di pressioni. Com’è giusto che sia. 

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