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Pagelle 15a giornata Serie A: il Milan resta in testa!

Il team di Pioli si conferma capolista a Benevento. L'Inter insegue e stravince con il Crotone: sei goal rifilati. La Juve torna grande, Napoli e Roma ok

Pagelle 15a giornata Serie A: il Milan resta in testa!

Un turno dalle tanti reti, con diverse gare che sono terminate con sei o addritura otto goal nei novanta minuti. La Lazio si ferma a Genova con i rossoblu, Ballardini conferma che la squadra è in crescita. La Roma se la porta a casa sotto il diluvio, Napoli e Inter reti a profusione.

Il Milan rimane primo dopo una gara difficile, la Juventus torna a vincere. Ecco i voti della quindicesima giornata di Serie A 2020/2021.

 

Pagelle 15a giornata Serie A 2020/2021: le squadre bocciate 

Sassuolo voto 4,5: Male, anzi malissimo. Ma senza prenderci troppo in giro non è da oggi che filtra una crisi in casa Sassuolo. Nelle scorse gare si riusciva sempre a dare una giustificazione in qualche modo, forse per l’inizio scoppiettante che li tiene ancora a galla in classifica o forse perché qualcuno ha esaltato troppo il team di De Zerbi e adesso non si può più rimangiare le parole. In ogni caso la sfida con l’Atalanta era uno scontro diretto e subire 5 goal, giocando un secondo tempo alquanto inquietante, dimostra che i neroverdi non solo devono investire in un centrale di difesa, ma anche cambiare qualcosa in mezzo se non si vuole perdere credibilità.

 

Parma voto 5: Il team di Liverani continua a sprofondare sempre di più, iniziando il nuovo anno come la fine dello scorso. Una sconfitta pesante con l’ultima della classe, che seppur in ripresa si poteva considerare un avversario alla portata. Non c’è concretezza. Un gioco veloce e lineare lo provano a proporre, ma in area avversaria non accade mai nulla, soffrendo poi in tutte le ripartenze. La difesa è da rivedere: nel finale si poteva comunque utilizzare la testa nel rimanere meno sbilanciati possibili. Interventi sul mercato in attacco sono d’obbligo se non si vuole rischiare concretamente di retrocedere.

 

Spezia voto 5: Se guardassimo il risultato, che è rimasto in equilibrio fino al 70’ e ci aggiungessimo l’inferiorità numerica del team di Italiano per l’espulsione di Chabot, allora questa sconfitta tutto sommato non sarebbe così rovinosa. La verità però è che se la rete di Provedel si è gonfiata una sola volta è merito del portiere, che ha tenuto a galla la squadra con riflessi da campione. Sulle palle alte in particolare modo la difesa soffre tanto, non riuscendo mai a prendere le misure per poter chiudere gli spazi. Nzola nella prima frazione ha l’occasione per siglare il vantaggio, sbagliando clamorosamente. Per il resto i liguri non sono pervenuti.

 

Crotone voto 5: Il risultato non è del tutto veritiero, seppur molto pesante. Nel primo tempo i calabresi se la sono giocata, segnando addirittura due reti con annesse altre occasioni da goal. Coraggiosi e bravi nel tenere l’Inter. Nel secondo tempo però si è vista la differenza tecnica tra le due rose: nessuno riuscirebbe a fermare il reparto offensivo di Conte. Luperto gioca una gara da incubo, così come i centrocampisti totalmente schiacciati. Una sconfitta prevedibile che non deve sconfortare gli animi. Bisogna ripartire da ciò che di buono si è fatto.

 

Udinese voto 5: Un primo tempo che meritava più fortuna, una ripresa da incubo vero. Il goal annullato (scelta molto dubbia) ha tagliato le gambe ai friulani, che hanno giocato una prima parte di gara interessante, mostrando tutto il potenziale che stava iniziando ad emergere nelle ultime partite. Nella ripresa però il crollo è totale: 3 goal subiti in poco tempo, sofferenza quando il campo è aperto e molta sfortuna, con due pali interni colpiti. Peccato per le palle perse da De Paul in occasione di due reti bianconere. Un giocatore come lui non dovrebbe fare questo genere di errori. Alla fine però è un risultato troppo pesante per ciò che realmente si è visto.

 

Cagliari voto 5: È la giornata dei “bravi che mollano alla fine”. Anche il Cagliari ha giocato con caparbietà di fronte ad un avversario molto tosto, ma ad un certo punto ha staccato. Finita la batteria? Questa volta no, pagano in negativo le mosse di Di Francesco, che inserisce tre giovani talenti, che non apportano l’impatto sperato. Prima una palla persa che propizia il raddoppio, poi un rigore su un fallo di mano poco consono e inesperto. L’arrivo di giocatori come Nainggolan sono necessari per portare un po’ di esperienza in mezzo al campo, dove ancora si soffre.

 

Benevento voto 5,5: Un rigore sbagliato, un palo e tutta la partita in superiorità numerica. Ai campani le occasioni non sono mancate e più volte hanno tentato di sfruttare le ingenuità della difesa rossonera, incontrando però o le mani del portiere o la poca fortuna. Caprari fa un brutto errore, pesante se si guarda il timer: potevano ancora ribaltarla. Le occasioni bisogna saperle sfruttare, non basta accontentarsi di giocare bene. Anche se si tratta del Milan, avere il coraggio di giocarsela per vincere non è un reato e il Benevento non ci crede mai fino in fondo in gare di questa difficoltà.

 

Sampdoria voto 5,5: Sotto il temporale di Roma i doriani iniziano questo 2021 con una sconfitta. Un campo praticamente inutilizzabile, una gara di palla a nuoto. Candreva è l’unico che riesce a creare qualche occasione goal, non entrando però praticamente mai nell’area avversaria. La mancanza di Keita si è fatta sentire, la Roma lasciava tanti spazi e i contropiedi non sono stati sfruttati a dovere. Una squadra solida, che ha un gran portiere, ma poca originalità nel creare palle goal alternative. Eppure i giocatori ci sarebbero.

 

Pagelle 15a giornata Serie A: sufficienza per Fiorentina, Bologna, Lazio e Genoa

Fiorentina-Bologna (0-0) voto 6: Una partita dagli spolveri molto interessanti: da chi non si deve fermare a chi si deve rialzare. La viola non si ferma e conquista il quarto risultato utile consecutivo, scalando gradino dopo gradino la classifica. Il Bologna invece conquista un punto importante, che rimette i ragazzi di Mihajlovic a distanza di sicurezza dalla zona calda. Tanta qualità, nessun goal. Le occasioni non sono mancate da una parte e dall’altra, con la Fiorentina che teneva di più il possesso, saltando spesso lo scudo emiliano, ma senza ritagliarsi mai una vera e propria occasione pericolosa. Vlahovic è un prospetto interessantissimo, ma non può bastare solo lui a guidare l’attacco, serve una alternativa di peso. Dall’altra parte Mihajlovic spera sempre nelle magie di Barrows-Palacio-Orsolini, che si sono fatti ipnotizzare più volte dal portiere avversario. Barrows ogni giornata che passa mostra sempre di più il suo potenziale ( anche oggi con conclusioni dall’esterno molto insidiose) non riuscendo però ad incidere sul risultato. Deve accrescere la sua leadership se vuole divenire un vero punto fermo per il mister. 

 

Lazio voto 6: Un passo indietro in confronto alla gara con il Milan sotto il punto di vista tattico. Troppa superficialità nello sfruttare male le palle goal a disposizione: Immobile solo davanti al portiere e il passaggio errato di Lazzarri a Caicedo nel 2 contro 1 sono occasioni che pesano, soprattutto se il risultato finale non è positivo. I cambi continuano ad essere inspiegabili: perché si continua a vociferare di una cessione di Caicedo per lasciare maggiore spazio a Muriqi, ma il Kosovaro che entra sempre alla fine? Ci vuole più stabilità, il predominio con il possesso palla non è più sufficiente, servono le vittorie per essere grandi.

 

Genoa voto 6: L’effetto Ballardini continua a stupire. Dopo la vittoria con il Benevento arriva un punto che vale oro, considerando anche il peso dell’avversario, tra i più tosti del campionato. Una gara organizzata, sofferta il giusto e con qualche chicco di fortuna che ha permesso al Genoa di continuare la scalata in classifica. Shomurodov la vera rivelazione di questa stagione rossoblù: agile, veloce e decisivo. Dal grande futuro. Rinascita anche per Destro, di nuovo in goal. Non succedeva da un secolo, ma in molti hanno sempre sperato che si riprendesse dalla sua crisi. Che sia il momento giusto?

 

Pagelle 15a giornata serie A 2020/2021, le squadre promosse a pieni voti

Milan voto 7,5: Un primo tempo sofferto più del previsto, ma una ripresa ad alta intensità che ha portato al 14 risultato utile consecutivo. Seppur all’inizio del secondo tempo il risultato è già chiuso (visto che Leao segna praticamente subito nella ripresa, sigillando il risultato), i rossoneri si ritrovano in 10 per gran parte di gara, per un ingenuità di Tonali che fa storcere il naso ai critici. Ancora in goal Leao, forse l’uomo giusto per sostituire Ibrahimovic. Kessie non sbaglia dagli 11 metri, confermandosi glaciale su calcio di rigore. Una vittoria sofferta, ma che alla fine pesa tantissimo. 

 

Torino voto 8: Non immaginavamo di poter vedere un voto così alto per il Torino in questo periodo, anche se la speranza c’era. Partita perfetta, indubbiamente la migliore della stagione anche se da qualche gara si intravedeva una solidità che con il Parma si è confermata. Belotti assistman, Goyak e Singo siglano le prime reti in stagione. Due prospetti che aiuteranno molto la squadra. Ora il calendario è dalla loro parte, sfruttare ogni gara ripartendo dalle sicurezze acquisite. 

 

Inter voto 8: Se contassimo solo il secondo tempo il voto sarebbe 10. Ma le partite sono di due frazioni e la prima è stata tutt’altro che soddisfacente, soprattutto in fase difensiva. Il Crotone non fa fatica ad entrare in area e gli errori ( Vidal su tutti) sono troppi per la differenza tra le due rose. Nella ripresa però si è vista la qualità del team di Conte: Lautaro fa tripletta, Lukaku si inventa un goal incredibile e Hakimi continua a segnare. Bottino finale di sei reti, dimostrazione che se la qualità scende in campo non c’è scampo per nessuno. L’inter ne ha troppa di qualità per perdersi in errori banali.

 

Roma voto 8: Su un campo al limite del legale i giallorossi tirano fuori l’orgoglio, portando a casa tre punti non scontati. Giocare nelle pozze non limitato le grandi offensive dei padroni di casa, che stanno confermando il nuovo assetto con sei giocatori ad attaccare l’area avversaria. Karsdrop sigla di nuovo un assist. Un giocatore ritrovato che sta finalmente dimostrando di valere la scommessa che fece la Roma anni fa su di lui. Dzeko dominatore dell’area e uomo dal goal pesante, decisivo. Chi lo vuole lontano dalla Capitale non capisce che è ancora lui l’eroe di questa squadra.

 

Juventus voto 8: Dopo il brutto stop con la Fiorentina la risposta doveva arrivare per forza, se non si ci voleva perdere nel limbo, lontano dalla vetta. Molto fortunati nel non subire tre goal fatti per l’ennesime distrazioni difensive, letali in contropiede e nel pressing in mezzo al campo. Ronaldo è un alieno, la sua leadership va oltre ogni tipo di età e contesto. Lui può fare tutto. Chiesa cresce, ancora in goal e una prestazione sempre più convincente. Bentacour mastino e Dybala si conferma ancora goal.

 

Napoli voto 8,5: Il brivido non può mai mancare, ma con i fenomeni le gare alla fine si vincono. E il Napoli è colmo di talento. Zielinski in primis è l’uomo della domenica: doppietta, con due perle dal tasso di difficoltà molto elevato. Sta raggiungendo la maturità aspettata da tempo, lui che nasceva come sostituto di Fabian, ma che si è preso la scena oscurando lo spagnolo, sempre più in difficoltà nonostante il potenziale ci sia. Insigne ancora in goal, seppur su rigore sta tornando a segnare con continuità, al contrario degli anni passati. Si soffre, ma alla fine la forza del cuore partenopeo viene fuori.

 

Atalanta voto 9: Si erano fermati per qualche giornata nella speranza di dare un pò di vantaggio a quelle davanti, ma la scalata ora è ricominciata prepotentemente. Rifilare cinque goal alla squadra di De Zerbi, senza concedere nulla al di fuori del goal è prova di grande maturità. Un top team in tutto e per tutto. Zapata è tornato, fondamentale nel far salire i compagni. Muriel dalla panchina sempre incisivo, ancora un goal, così come Gosens che sta raggiungendo la maturità totale. Pessina già lo scorso anno prometteva bene, ora può diventare il nuovo perno di Gasperini.

 

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